“L’olio di oliva deve far parte di una dieta equilibrata e, anzi, contribuisce al benessere dei consumatori”. L’affermazione non è stata fatta nel vecchio continente che produce e apprezza da tempo il valore nutritivo e dietetico dell’olio di oliva, ma dai massimi esperti americani in materia di nutrizione che ogni cinque anni pubblicano le “Linee guida per l’alimentazione degli americani”. Si tratta di un documento governativo di riferimento per i nutrizionisti che nell’edizione pubblicata a fine gennaio 2016 approva l’utilizzo di olio d’oliva, oli di semi e margarine morbide di ultima generazione, perché tutti a base di grassi mono e polinsaturi, ritenuti essenziali per il benessere fisico. “E’ controproducente – si legge nelle linee guida – escludere i grassi dall’alimentazione. Al contrario, è importante introdurre nella propria dieta quelli più salutari”. La novità, quindi è che la componente di grassi della dieta quotidiana non è più emarginata ma, al contrario, valorizzata nelle sue componenti benefiche per l’organismo.
Le linee guida suggeriscono di seguire le dosi raccomandate: “Consumare non più del 10% di calorie derivanti da grassi saturi”, e “limitare il più possibile, i grassi trans. Soprattutto in cucina, sarebbe opportuno usare gli oli vegetali – precisano i ricercatori americani – puntando su quelli a base di grassi mono e polinsaturi, e scegliere condimenti che contengono oli di origine vegetale”. Le linee guida giudicano positivamente anche la variante “funzionale” delle margarine.
Le Linee guida vengono elaborate dai maggiori esperti statunitensi e quindi vengono sottoposte alle valutazioni del Governo e dell’opinione pubblica per essere aggiornate e pubblicate ogni cinque anni per cui il contenuto dell’ultima edizione si può riassumere in cinque punti:
1. garantirsi a qualsiasi età un’alimentazione salutare durante tutta la vita;
2. scegliere una dieta varia e densa di nutrienti facendo attenzione alle quantità di cibo assunte;
3. limitare le calorie derivanti da zuccheri aggiunti e grassi saturi e ridurre l’apporto quotidiano di sodio;
4. modificare le proprie scelte a favore di cibi e bevande più salutari;
5. sostenere uno stile alimentare che sia salutare per tutti.
Le nuove Linee Guida raccomandano di garantirsi un’alimentazione salutare mangiando diverse varietà di cibi di origine vegetale, frutta (soprattutto fresca), cereali (che almeno nella metà dei casi siano integrali), diverse fonti di proteine (dalle carni magre ai legumi) e oli. Un’ultima raccomandazione riguarda il consumo di alcolici: chi ne beve non dovrebbe superare 1 drink al giorno se è donna e i 2 se è uomo, proprio come raccomandato dal nostro Ministero della Salute.
fonte www.olivoeolio.it